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10. Gesù spogliato e abbeverato di fiele. Le incomprensioni e le umiliazioni mi spogliano da me stessa.

dalla Via Crucis di Suor +
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L’Eucaristia cuore della Chiesa
Di Admin (del 09/03/2010 @ 15:14:46, in Riflessioni sull'Eucaristia, linkato 2310 volte)

 L’apostolo Paolo rivela ai primi cristiani l’elemento che unifica la Chiesa: “Un corpo solo siamo noi, quantunque, molti, perché noi tutti partecipiamo di uno stesso Pane” (1 Cor 10, 17) e “perché imbevuti di uno stesso Spirito” (1 Cor 12, 13). L’Eucaristia - e lo Spirito Santo ci è dato mediante il Battesimo e l’Eucaristia - è l’elemento di fusione e la linfa di santificazione della Chiesa.

Nel definire la Chiesa non possiamo cedere alla mentalità “laica” pensando la Chiesa come clero, come popolo di Dio in cammino (immagine sbiadita rispetto alla forte immagine paolina del Corpo Mistico), come semplice comunità visibile dei cristiani, come una delle tante efflorescenze religiose della storia. Cogliendo la realtà della Chiesa nella sua radice possiamo dire: “La Chiesa è Gesù presente nell’Eucaristia, la Chiesa è l’Eucaristia”.

Lo stesso Corpo Mistico non sussiste da solo senza il Verbo di Dio fatto Uomo che unisce questa umanità redenta al suo Sacrificio Eucaristico e la nutre col suo Corpo, col suo Sangue, con la sua Parola redentrice.

Il linguaggio di Gesù

In base alla Rivelazione la teologia definisce in vari modi la Chiesa. Nel Vangelo Gesù presenta Se stesso come la fonte da cui essa scaturisce e viene alimentata, l’Anima che la tiene in vita, lo Sposo che la rende feconda e l’attende alle nozze eterne, il buon pastore che la guida sino alla fine dei tempi, la Donna vestita di Sole, l’Io profondo della Chiesa.

Di fronte alla complessa realtà della Chiesa, come i Sacramenti, la Liturgia, i Pastori che la governano, i gradi gerarchici, le sue ramificazioni geografiche, si impone come fondamento predominante la realtà divina del Verbo di Dio fatto Uomo. La Chiesa è innanzi tutto e soprattutto Gesù.

Il suo linguaggio in merito va colto nella sua concretezza espressiva: come Figlio di Dio, Gesù ha pieno diritto di mettere in risalto il proprio Io di Creatore e di Redentore. E’ questo Io, è unicamente questo Io che dà senso a ogni elemento della Chiesa. Riportiamo per convincerci le sue stesse parole.

 “Dove sono due o tre radunati nel mio nome, Io sono in mezzo a loro. Vi dico in verità che se due di voi si accorderanno sulla terra intorno a qualunque cosa da chiedere, sarà loro concessa dal Padre mio che è nei Cieli” (Mt 18, 20, 19). “Se mi chiederete qualcosa, la farò” (Gv 14, 14). “ Qualunque cosa chiederete al Padre, Io la farò” (Gv 14, 13; 16, 23).

La presenza di Gesù in mezzo a noi si attua soprattutto nella riunione (ecclesìa) da Lui stesso istituita, e in modo tutto particolare nel Sacrificio Eucaristico.

“Prendete e mangiate: questo è il mio corpo. Prendete e bevete: questo è il calice del mio sangue sparso per voi e per molti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di Me” (1 Cor 11, 23s). E’ Gesù che genera la Chiesa intorno al Sacrificio della Croce da Lui stesso rinnovato nel Sacrificio Eucaristico. Il sacerdote è suo ministro, ossia amministratore della grazia salvifica emanante dall’Albero della Vita piantato nel giardino terrestre della sua Chiesa.

Ex Corde scisso Ecclesia, Cristo iugata, nascitur: dal Cuore squarciato di Cristo nasce la Chiesa sua Sposa.

“Se non mangerete la carne del Figlio dell’Uomo non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno, perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in Me e Io in lui. Come il Padre, il Vivente, ha mandato Me, e Io vivo per il Padre, così pure chi mangia di Me vivrà per me” (Gv 6, 54s). La Chiesa attua in pienezza questa presenza ed efficacia nella Comunione Eucaristica: è Gesù stesso che raggiunge a uno a uno tutti i suoi figli per nutrirli del suo Corpo e del suo Sangue.

Nella Chiesa assistiamo ogni giorno a ondate di persone che si susseguono a ricevere il Pane di Vita. E’ Gesù che nutre tutti di Sé. “Da Lui esce una forza che sana ogni malattia e ogni languore” (Mt 4, 23 ecc.).

 Con Lui nell’Eucaristia la Chiesa è piena, senza l’Eucaristia la Chiesa è vuota, come le chiese protestanti, che oltre all’Eucaristia hanno eliminato anche il sacramento della Penitenza, che dispone a ricevere l’Eucaristia come conviene.

“Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). E’ Gesù il Buon Pastore che conosce le sue pecore, dà la vita per esse, va alla ricerca delle pecore smarrite e riunirà gli eletti in un solo gregge sotto un unico Pastore (v. Gv 10, 1s).

Questa promessa di Gesù, fatta in modo solenne nel conferire la missione di predicare il Vangelo, di battezzare tutte le genti scacciando i demoni e guarendo ogni male indica che dietro l’operare della Chiesa è Lui stesso a dirigere ogni cosa donando il suo Spirito per guidarla verso la Verità tutta intera (Gv 16, 13s).

Tutta la fatica di Gesù, dalla nascita alla predicazione fino alla morte in Croce e alla Risurrezione, tutta la sua vita si incentra nella fondazione del suo Regno sulla terra, il suo Regno si incentra nella Chiesa, e la Chiesa si incentra nella sua Presenza tra noi sino alla fine dei tempi, che è l’Eucaristia. L’Io profondo della Chiesa è Lui, e lo sarà anche nella Vita eterna.

Sapessi chi è Gesù! esclamano coloro che entrano in Paradiso (Prof. Mor).

Il linguaggio del Concilio

I frequenti passi eucaristici del Concilio Vaticano II illustrano i molteplici aspetti dell’Eucaristia. Ne riportiamo i più significativi.

- L’Eucaristia è il Centro dell’unità.

Col sacramento del Pane eucaristico viene rappresentata e si compie l’unità dei fedeli, che costituiscono un solo corpo in Cristo. Tutti gli uomini sono chiamati a questa unione con Cristo, che è la Luce del mondo: da Lui veniamo, per Lui viviamo e a Lui siamo diretti (LG 3).

Il Cristo istituì nella Chiesa il mirabile sacramento dell’Eucaristia, dal quale l’unità della Chiesa è significata e attuata (UR 2).

La Sinassi Eucaristica è il centro della comunità dei cristiani presieduta dal Presbitero (PO 5).

Non è possibile che si formi una comunità cristiana se non avendo come radice e come cardine la celebrazione della Santa Eucaristia, dalla quale deve quindi prendere le mosse qualsiasi educazione tendente a formare lo spirito di comunità (PO 5).

- L’Eucaristia è il vincolo di unione dei Presbiteri e dei fedeli.

Tale unione viene rappresentata quando i Presbiteri concelebrano l’Eucaristia in comunione di affetti (PO 8).

Nella liturgia della Parola durante la celebrazione della Messa si realizza l’unità inscindibile tra l’annunzio della morte e risurrezione del Signore, la risposta del popolo che ascolta, e l’oblazione stessa con la quale Cristo ha confermato nel suo Sangue la Nuova Alleanza: oblazione in cui si uniscono i fedeli sia con i loro voti e preghiere, sia con la recezione del Sacramento (PO 4).

- L’Eucaristia crea la coesione tra le chiese particolari.

In ogni comunità che partecipa all’altare, sotto la sacra presidenza del vescovo, viene offerto il simbolo di quella carità e unità del Corpo Mistico senza la quale non può esserci salvezza. In queste comunità, sebbene spesso piccole e povere e disperse, è presente Cristo, per virtù del quale si raccoglie la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica (LG 26. )

- L’Eucaristia è il centro della lode liturgica.

Il Sommo Sacerdote della Nuova Alleanza, Cristo Gesù, prendendo la natura umana ha introdotto in questo esilio terrestre quell’inno che viene eternamente cantato nelle sedi celesti…Questo ufficio sacerdotale Cristo lo continua per mezzo della sua Chiesa, che loda incessantemente il Signore e intercede per la salvezza del mondo non solo con la celebrazione dell’Eucaristia, ma anche in altri modi, specialmente con l’Ufficio Divino (SC 83).

Quando celebriamo il Sacrificio Eucaristico ci uniamo in sommo grado al culto della Chiesa Celeste, comunicando con essa e venerando la memoria soprattutto della gloriosa sempre vergine Maria, e anche del beato Giuseppe, dei beati Apostoli e Martiri, e di tutti i Santi (LG 50).

- L’Eucaristia centro e vertice dell’attività ecclesiale.

Tutti i Sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici, sono strettamente uniti alla Sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati (PO 5).

- L’Eucaristia centro delle comunità consacrate.

La vita in comune, sull’esempio della Chiesa primitiva in cui la moltitudine dei credenti era d’un cuore solo e d’un’anima sola, nutrita per mezzo degli insegnamenti del Vangelo, della sacra Liturgia e soprattutto dell’Eucaristia, perseveri nell’orazione e nella stessa unità di spirito (PC 15).

- L’Eucaristia anima dell’evangelizzazione.

L’Eucaristia si presenta come fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione, così che i catecumeni sono introdotti a poco a poco alla partecipazione dell’Eucaristia, e i fedeli già segnati dal sacro Battesimo e dalla Confermazione sono pienamente inseriti nel Corpo di Cristo per mezzo dell’Eucaristia (PO 5).

Per mezzo dell’annuncio apostolico del Vangelo il Popolo di Dio viene convocato e adunato in modo che tutti coloro che appartengono a questo Popolo, dato che sono santificati dallo Spirito Santo, possono offrire se stessi come ‘ostia viva, santa, accettabile a Dio’. Inoltre è attraverso il ministero dei Presbiteri che il sacrificio spirituale dei fedeli viene reso perfetto perché viene unito al Sacrificio di Cristo, unico Mediatore. Questo Sacrificio infatti, per mano dei Presbiteri e in nome di tutta la Chiesa, viene offerto nell’Eucaristia in modo incruento e sacramentale fino al giorno della venuta del Signore. A ciò tende e in ciò trova la sua perfetta realizzazione il ministero dei Presbiteri. Effettivamente il loro servizio, che comincia con l’annunzio del Vangelo, deriva la propria forza e la propria efficacia dal sacrificio di Cristo, e ha come scopo che ‘tutta la città redenta, cioè la riunione e la società dei santi, si offra a Dio come Sacrificio universale per mezzo del Grande Sacerdote, il quale ha offerto se stesso per noi con la sua passione, per farci diventare corpo di sì eccelso Capo’ (S. Agostino) (PO 5).

- L’Eucaristia anima dell’attività caritativa e missionaria.

La celebrazione eucaristica per essere piena e sincera deve spingere alle diverse opere di carità e al reciproco aiuto, all’azione missionaria, e alle varie forme della testimonianza cristiana (PO 6).

- L’Eucaristia cuore della Chiesa.

“Nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua e Pane vivo, che mediante la sua Carne vivificata e vivificante nello Spirito Santo dà vita agli uomini” (PO 5).

Giovanni Paolo II ha definito l’Eucaristia Cuore della Chiesa, aggiungendo che “dove fiorisce l’Eucaristia, fiorisce anche la Chiesa” (a Siena, 14 settembre 1980).

La Chiesa è Gesù! La Chiesa è Gesù Eucaristia! “ Gesù Cristo è sempre lo stesso: oggi, domani e per tutti i secoli” (Eb 13, 8).

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