Chiesa museo di Orsanmichele in Firenze
NICCHIA DEL S. MATTEO
Pilastro nordovest - Facciata ovest

La nicchia, realizzata da Lorenzo Ghiberti per l’Arte del Cambio fra il 1419 ed il marzo del 1423, è composta da varie lastre ed elementi decorativi in marmo bianco apuano con specchiature in marmi policromi: Giallo di Siena, Rosso di Monsummano e diverse varietà di Breccia Africana.

Ad una attenta osservazione tutta la superficie marmorea risultava “cotta”. L’esposizione continua agli agenti atmosferici, sommata alla percolazione dell’acqua piovana resa acida ed aggressiva dall’unione reattiva con gli abbondanti agenti inquinanti, avevano portato all’erosione della pelle marmorea e favorito l’apertura della porosità con conseguente disgregazione dei cristalli di marmo. Tale effetto era notevole sulle specchiature brecciate , che avevano ormai perso l’originaria lucentezza fino a rendere quasi impossibile il riconoscimento della cromia caratterizzante. La caduta del tassello distaccatosi dal basamento, rappresentativa dello stato di degrado generale, presentava le stesse cause sopra elencate, ovvero la perdita di elasticità e compattezza della resina usata per l’incollaggio, che non ha retto agli sbalzi termici ed igrometrici.

Ad un’osservazione ravvicinata, resa possibile dopo l’allestimento del ponteggio, abbiamo potuto constatate che tale distacco interessava altri due tasselli della cornice del basamento.

Nelle aree non aggredite dai fenomeni di percolazione si erano formate croste nere, il cui substrato gessoso accelera il degrado degli elementi lapidei. Inoltre, durante la pulitura delle basi delle lesene, è affiorato un attacco biologico ancora attivo.

Le fasi principali dell’intervento sono state il consolidamento, l’ancoraggio e l’imperniatura di tutte le parti non più stabili, oltre alla pulitura localizzata che ha permesso di ritrovare gli originali contrasti cromatici.

Opera: Architettura in marmi policromi
Autore: Lorenzo Ghiberti
Datazione: 1419-1423
Direzione del restauro: arch. Antonio Godoli
Restauro: Francesca Piccolino Boniforti con Camilla Mancini, Maria Josè Ybanez Worboys
Data esecuzione: agosto 2007